giovedì 29 maggio 2008

I miei film preferiti



Piu' volte mi sono ritrovato, anche nella mia pratica professionale e nella mia attivita' di docente, di prendere a prestito scene, dialoghi e trame di film, quasi a voler rappresentare attraverso metafora il cosi' complesso, affascinante e misterioso nostro vivere.
Credo che siano fondamentalmente tre i film per i quali mi sento di dire che rappresentano a giusto titolo il mio essere uomo e, perche' no, anche la mia vita ed il mio percorso di crescita. Non credo, invece, che me la senta di dare una graduatoria perche' ognuno, singolarmente, ha peculiarita' che lo rendono unico e sublime. Questi sono i tre film che porto sempre nel mio cuore: "L'attimo fuggente" (1989) di Peter Weir (attore protagonista: Robin Williams), "Il miglio verde" (1999) di Frank Darabont (attore protagonista: Tom Hanks) e "Philadelphia" (1993) di Jonathan Demme (attori protagonisti: Tom Hanks e Denzel Washington). Mi piace associarli a tre caratteristiche della mia personalita' che amo e alle quali non rinuncerei mai: la voglia di vivere il presente cosciente che la costruzione del futuro parte da esso; il volermi lasciare sempre il beneficio del dubbio (in positivo e negativo) negli eventi di vita e soprattutto nella conoscenza del prossimo; la lotta per non arrendersi mai di fronte a qualsiasi avversita' della vita.
Ho voglia di dare la mia personale interpretazione ad ognuno di questi tre film e dare spunti di riflessione in tre post miei futuri che vi invito a leggere.

martedì 27 maggio 2008

Ascoltare...

Forse, prima ancora che di comunicazione, occorrerebbe parlare di "ascolto" o, meglio ancora, di "saper ascoltare". Quante volte ci è capitato di ritrovarci a colloquiare con una persona e vivere la tremenda sensazione di parlare ad una statua. E' a noi evidente in quel momento che quello che dovrebbe essere il nostro interlocutore 'non ci sta adcoltando'. Differenza sottile, ma sostanziale quella tra il verbo "ascoltare" ed il verbo "sentire". Perchè non siamo più disposti ad ascoltare? Perchè ogni qualvolta ci apprestiamo a condividere con qualcuno un nostro vissuto o una nostra emozione, accade che non costruiamo alcun rapporto e alla fine viviamo un senso di frustrazione. Personalmente, sono sempre piu' del parere che è il nostro rapporto col "tempo" che è cambiato. Fretta nelle relazioni, fretta nel lavoro, fretta anche quando dobbiamo andare in bagno! Ma fretta per andare dove? Cosa ci sta scappando dalle mani negli ultimi anni? Sarà forse la paura di metterci comodamente seduti e, finalmente, riassaporare il dolce soffiare del vento. E magari, grazie ad esso, ricominciare a sentire quello che il nostro più profondo Io reclama? Sarà forse la paura del silenzio interiore?

lunedì 26 maggio 2008

MAPPE 2 - Comunicazione scritta e orale

Continua la presentazione delle più importanti mappe concettuali realizzate al fine di esporre schematicamente corsi di formazione, tecniche e metodologie. Molte delle mappe che presenteremo sono reperibili sia nel mio sito personale (alcune delle quali a pagamento), sia nel mio libro sull'Orientamento professionale, presente anche nel Blog. In questo caso, abbiamo la rappresentazione di un programma di corso tipo per una trattazione della comunicazione scritta e della comunicazione orale. E' facilmente individuabile una ripartizione di tale corso in sezioni (Obiettivi, Durata, Modalità didattiche, Verifiche, Ripartizione giornate) e sub-sezioni, come nel caso delle tipologie di verifiche effettuabili a fine corso. La presente mappa è stata utilizzata all'interno di uno dei corsi i formazione realizzati per la Regione Lazio.

Ritorni...

Succede praticamente ogni qualvolta mi ritrovo a prendere il treno per tornare a Roma che, sebbene consapevole che oramai la mia vita è nella capitale, aver comunque trascorso dei giorni nella mia città natale diventa quasi un 'piacevole atto regressivo'. In altre parole, stare a Taranto rappresenta per me una sorta di 'luogo sicuro' dove potermi muovere, agire, pensare con estrema libertà, pur nella condivisione di spazi per esempio con mio padre. Certamente il senso di autonomia che avverto a Roma, dove oramai risiedo da quasi venti anni non è minimamente avvertibile quando mi ritrovo per qualche giorno in Puglia, ma tant'è che sarà forse il ritrovare il mio vecchio letto o le mie vecchie abitudini, restare per qualche giorno in questa condizione mi fa star bene. Restare bambini per molti è qualcosa di piacevole perchè ti permette di non investire in responsabilità alle volte troppo onerose ma per chi come me ha da sempre ricercato un qualsiasi modo per 'sfidare' le difficoltà del vivere, dopo qualche giorno il tutto diventa intollerabile.

Il treno

Mi capita, circa una volta ogni due mesi, di partire per tornare nella mia terra natia, la Puglia ed in particolare a Taranto. Non sempre però scendo con la mia automobile e allora, quando decido di prendere il treno mi preparo sempre ad affrontare una vera avventura. Non si sa mai cosa ti aspetta quando hai a che fare con le ferrovie e ogni volta ne capita una che, se non fosse che mi ritrovo ad ironizzare, veramente ci sarebbe da perdere la sacrosanta pazienza.
Come questa volta che, salendo sul treno, mi sono ritrovato in un Eurostar 'marchiato' come “Treno OK” sia dentro che fuori. “Che sia una delle trovate spassose delle Ferrovie?”, mi sono chiesto, sempre pronto a commentare sulle novità eclatanti che puntualmente si dimostrano essere dei 'flop' senza scusante alcuna. Sulla partenza niente da dire: puntuale. Ma dopo appena una mezzora, ecco la prima sorpresona. Nella mia carrozza sento un signore gridare: “Scusi! Scusi!!”. Cercava di attirare l'attenzione del bigliettaio appena passato per i controlli. Praticamente, pioveva ed entrava l'acqua dentro la carrozza. Il tempo, c'è da dire, a Roma e nel centro Italia non è stato affatto clemente in questi giorni, ma addirittura che piovesse nel treno...mancava come esperienza nel mio 'carniere' dei viaggi che faccio da venti anni, da Roma a Taranto e viceversa.

sabato 24 maggio 2008

La mia città d'infanzia: Taranto

Vissuto praticamente dalla nascita, Taranto ha rappresentato per il sottoscritto l'infanzia e l'adolescenza: due momenti fondamentali per lo sviluppo di un individuo. Quante volte ho attraversato il "Ponte Girevole", (Foto a sinistra) famoso monumento capace di collegare la cosiddetta 'città vecchia' con il nucleo urbano più recente in termini di costruzioni ed abitazioni. Taranto oggi rappresenta una delle città portuali e militari più importanti di tutta la nazione italiana, nonchè un luogo strategicamente importante allorquando nuove missioni della Marina Militare partono a sostegno della pace nel mondo. Ma Taranto è conosciuta anche per le costruzioni architettoniche più suggestive, come ad esempio la spettacolare Concattedrale, sita nella zona periferica della città, progettata da Giò Ponti e mèta di visite turistiche (Foto a destra). Per avere altre info sulla città, potete direttamente collegarvi al sito ufficiale...cliccando qui

venerdì 23 maggio 2008

La collaborazione con la Polizia di Stato

Sono oramai 5 anni che collaboro attivamente con la Polizia di Stato. Inizialmente, come consulente presso la Scuola di Polizia di Casal Lumbroso a Roma...successivamente presso la Scuola Allievi Agenti di Spoleto, in provincia di Perugia. Sia nei corsi di informatica, che nei corsi dove ho insegnato "Tecniche di Comunicazione", il mio impegno e la mia professionalità sono sempre scaturiti da una atmosfera ed una energia che in tale contesto mi ha permesso di esprimermi al massimo. Il rigore, misto allo spirito di gruppo, che nella Polizia di Stato si respira, mi hanno spinto a fare richiesta per insegnare anche presso la Scuola Allievi di Caserta, cosciente del fatto che il mio apporto per questo ambito di formazione sarà sempre contraddistinto dalla voglia di soddisfare le esigenze di ogni sngolo allievo. Clicca qui per entrare nel sito della Polizia di Stato

giovedì 22 maggio 2008

Nostalgia di un Liceo

Questa mattina, giovedì 22 maggio, dopo 18 anni mi sono recato presso il mio Liceo, l'Archita di Taranto, dove ho studiato materie classiche nei lontani anni 80.
La nostalgia che mi è presa è stata particolarmente forte quando ho visto alcune foto legate al periodo di mia frequentazione e non ho potuto fare a meno di fermarmi a pensare, quasi a rivivere quelle emozioni oramai chiuse nel mio cuore...Tutto è cambiato: la preside, gli insegnanti, i bidelli....ora è persino diventato Test Center per la Patente Europea del Computer!
Tutto cambia, ma questo senso di appartenenza non è mai scomparso.
Per entrare nel sito del mio liceo...clicca qui

martedì 20 maggio 2008

MAPPE 1 - Una grande "invenzione": le Mappe Concettuali

Comincia qui la presentazione, descrizione ed esemplificazione di uno degli strumenti che utilizzo nella quotidiana pratica di formatore: la "mappa concettuale". Ricordando che esiste una forte differenziazione tra "mappa concettuale" e "mappa mentale" e che online sono presenti numerosi software di creazione/gestione mappe (alcuni gratuiti, altri a pagamento), la mappa che vi presento quest'oggi si intitola "Lo Psicologo ed Internet". Tratta degli ambiti professionali nei quali la figura dello psicologo può intervenire con le sue competenze comunicativo-relazionali. Sostanzialmente, sono la "consulenza" e la "formazione" le due macroaree nelle quali noi psicologi possiamo essere impiegati. Le aree di lavoro possono essere varie e differenti nelle loro peculiarità. Vanno dal tutoring/docenza in FAD (Formazione a distanza) e quindi l'e-learning, alla moderazione forum tematici, fino ad arrivare alle forme di orientamento online già da tempo sperimentato (un esempio al quale ho partecipato come consulente per la Regione Lazio è il seguente: Siriorienta ). Alle prossime....mappe!

Cosa è l'Amore?

E' una domanda che mi sono sentito porre ultimamente. E non nascondo che mi ha messo in difficoltà, forse perchè è una parola che suscita in me emozioni contrastanti, ma anche complesse. Per me Amore, quello scritto con la A maiuscola, può essere sentimento rivolto verso persone, ma anche animali...finanche cose, oggetti. Ecco perchè a mio modo di vedere occorre stabilire una linea di connessione tra concetto di Amore e concetto di Sentimento. Ciò che provoca pathos, infatti, determina in noi scuotimento di animo e, quindi del cuore, da sempre chiamato in causa in "faccende amorose". Amore per il proprio figlio, per il proprio cane, per la propria automobile acquistata magari a prezzo di enormi sacrifici.
Inoltre, per me Amore è un sentimento che non ammette nè contempla restituzione o ricambio alcuno. Si dà e basta, senza aspettative di un qualcosa che ci ritorni.
Ancora. Amore è istinto, passione, tutto ciò insomma che non può essere ricondotto a razionalità, logica di pensiero, riflessione. Quando un essere umano comincia a chiedersi il perchè o il per come di un sentimento che si sta vivendo, quello non è più un qualcosa di riconducibile all'Amore ma ad una elaborazione dello stesso, che porta quindi a svilire il tutto.

lunedì 19 maggio 2008

Pensieri...pensieri...pensieri...

Inizia una nuova settimana, all'insegna come sempre dei buoni propositi, della voglia di dare, di offrire il massimo nel lavoro. Mi piacerebbe alle volte capire tutti i modi di pensare della gente perchè sono affamato di conoscenza e avrei voglia di vivere il triplo della mia vita per viaggiare, scoprire, avvicinarmi a nuove persone, nuove culture, nuovi modi di affermare il proprio Io in questa terra. Sono pensieri di un uomo che mi riprometto di esternare e approfondire, cosciente del fatto che alle volte quello che dovrebbe essere il tuo grande amico è, in realtà, il tuo più grande nemico: il Tempo.

mercoledì 14 maggio 2008

La comunicazione al malato

Da qualche tempo ho notato che ci si sta sempre più sensibilizzando nei confronti di chi, purtroppo, durante il suo percorso di vita, si ritrova a dover fare i conti con una malattia invalidante, che genera oltre al normale stress quotidiano, fantasmi che ognuno di noi tendenzialmente cerca di tener lontani. Uno su tutti: la paura della morte. Concettualmente, ma soprattutto emotivamente, la morte fa paura. Ma molto spesso non è tanto la paura del morire in quanto cessazione di funzionalità vitali è ciò che angoscia l'essere umano, ma le sofferenze ed i patimenti ad essa associati. Fare i conti con il proprio vissuto patologico, allora, diventa già difficile per chi lo vive....figuriamoci per quegli operatori che attorno al malato ruotano e debbono costantemente a lui relazionarsi. Lo stress allora diventa protagonista anche della vita quotidiana professionale di medici...infermieri...operatori in genere.
Personalmente, ho già preparato e presentato in una clinica di Roma, un progetto finalizzato proprio a ''seguire'' gli operatori sanitari nel loro percorso d supporto al malato, quando la componente emotiva, mentale, diventa l'elemento di comunicazione d'eccellenza e molto spesso trova nell'operatore stesso carenza di strumenti e strategie di relazione. Comunicazione medico-medico, comunicazione medico-paziente, comunicazione medico-parenti, un universo di variabili, fattori, comportamenti la cui conoscenza e gestione può solo che rendere positivamente fruibile il complesso scambio di ruoli che nell'ambito sanitario e della malattia si verifica.
Non dimentichiamoci, infine, del ruolo eccelso che ha l'approccio positivo, assertivo, empatico nello scatenare il circolo virtuoso dell'ottimismo e del guardare quel famoso ''bicchiere mezzo pieno'' che ti fa raggiungere un risultato che inizialmente non credevi di poter ottenere.

martedì 13 maggio 2008

Una delle mie passioni: la formazione

Mi avvicino quasi ai 10 anni di esperienza nel campo della formazione professionale. Onestamente ho perso il conto sia delle ore che degli allievi che ho avuto nei vari corsi cui mi sono cimentato in quella che io chiamo "l'arte d'insegnare". Il bilancio, comunque, allo stato attuale, è l'aver compreso che oramai il mio futuro (certo non e' sempre possibile esser così sicuri a questo mondo) è proiettato verso quest'arte. La soddisfazione che provo nel veicolare qualsiasi contenuto ai miei allievi credo sia poi il vero nutrimento, la vera benzina che anima questa mia voglia inesauribile di dare. Emozioni, informazioni, vissuti che diventano esperienza. A prescindere dall'età delle persone che seguono i miei corsi.

Un'altra bellezza dei corsi di formazione è che hai totale libertà di organizzare la tua personale metodologia di insegnamento. Il cosiddetto "curriculum script" dell'insegnante diventa una forma di autonomia che ti permette di non soggiacere a quello che gli altri ti impongono.

Ed è forse proprio questo l'aspetto che differenzia l'arte d'insegnare nei corsi di formazione, come libero professionista, da attivitò lavorative, cosiddette 'a tempo indeterminato', davanti alle quali devi comunque render conto alle volte a superiori o comunque ad un sistema che non ti fa scegliere ma semmai ti fa ritrovare nelle condizioni di dover accettare passivamente ciò che ti vien chiesto di fare.

lunedì 12 maggio 2008

Comunicare. Così difficile?

La parola comunicare oggigiorno solleva mille interrogativi. Su come la si utilizzi nelle relazioni sociali, su quanto effettivamente tra gli esseri umani si interagisca e su quanto invece non siano semplicemente delle monadi che parlino senza cognizione di quanto, chi e come ci ascolti.
Vi e' mai capitato di parlare con qualcuno ed avvertire la tremenda sensazione che quella persona stava completamente altrove, nonostante il contenuto di ciò che tentatavate di trasferire era per voi di estrema importanza? Avete messo in discussione il vostro interlocutore o il vostro modo di comunicare? Cosa sarebbe opportuno fare per attirare l'attenzione della persona che ci sta di fronte e non subire il triste, angosciante senso di impotenza per non esser stati ascoltati?
Parliamone....

venerdì 9 maggio 2008

Pubblicato su YouTube il mio nuovo video sull'intervista inerente il mio libro: "L'orientamento. Cervelli umani a confronto, tra psicologia e servizi". Per vederlo...clicca qui!

Benvenuti!

Questo è il mio Blog, direttamente correlato al mio sito http://www.psicheserena.it/ dove chi lo desidererà potrà formularmi domande, interagire col sottoscritto sulle tematiche inerenti la psicologia ed il suo rapporto col mondo della formazione professionale. Presto queste pagine saranno arricchite con nuovi materiali, immegini e tutto ciò che potrà servire per attivare sempre interessanti conversazioni.
A presto e grazie per la vostra attenzione!