lunedì 22 settembre 2008

Il dolore

Cosa è il dolore? E' sicuramente l'impossibilità di avere il controllo e la gestione sulle proprie emozioni quando esse prendono il sopravvento sul nostro Io e, nella ricerca di una dimensione che ci permetta di poter reagire agli eventi, in realtà ci fa ritrovare ancora più nel baratro.
Dolore è osservare una persona soffrire di una sofferenza che ancor prima che organica è interiore, intangibile, quasi inarrivabile perchè non potendo "toccarla" non te la puoi togliere di dosso.

Dolore è vedere il tempo che trascorre inesorabile, senza poterlo fermare, rallentare; un tempo che ci rende ancor più indifesi poichè ci toglie la più grande risorsa che si possa avere dalla vita: quella di fare ciò che desideriamo fare, coerenti con la nostra età.

Dolore è contrario di piacere e come tale è provare un senso di fastidio alle volte talmente lancinante che non riusciamo a comprenderne la provenienza e nel disperato tentativo di debellarlo colpiamo ogni cosa, bella e brutta che ci accade.

Dolore è pensare sempre al negativo anche quando un barlume di gioia si affaccia alla nostra vita.

Ma sono convinto che qualsiasi dolore non viene mai tanto per sottrarci qualcosa di bello alla nostra vita. Viene per donare a noi, e forse anche a chi ci circonda, l'occasione per comprendere quanto bella sia invece questa nostra presenza sulla terra e per farci apprezzare proprio quelle piccole cose che un tempo pensavamo non ci potessero servire a nulla.

Io credo fermamente che un dolore (per una malattia, per la morte di un nostro caro, per una qualsiasi grave perdita o menomazione) viene sempre per capire quanto importante sia non ciò che perdiamo, ma ciò che continuiamo ad avere...ed il percorso verso tale consapevolezza è proprio quel "qualcosa" che occorre elaborare per poterlo gustare.

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