martedì 27 maggio 2008

Ascoltare...

Forse, prima ancora che di comunicazione, occorrerebbe parlare di "ascolto" o, meglio ancora, di "saper ascoltare". Quante volte ci è capitato di ritrovarci a colloquiare con una persona e vivere la tremenda sensazione di parlare ad una statua. E' a noi evidente in quel momento che quello che dovrebbe essere il nostro interlocutore 'non ci sta adcoltando'. Differenza sottile, ma sostanziale quella tra il verbo "ascoltare" ed il verbo "sentire". Perchè non siamo più disposti ad ascoltare? Perchè ogni qualvolta ci apprestiamo a condividere con qualcuno un nostro vissuto o una nostra emozione, accade che non costruiamo alcun rapporto e alla fine viviamo un senso di frustrazione. Personalmente, sono sempre piu' del parere che è il nostro rapporto col "tempo" che è cambiato. Fretta nelle relazioni, fretta nel lavoro, fretta anche quando dobbiamo andare in bagno! Ma fretta per andare dove? Cosa ci sta scappando dalle mani negli ultimi anni? Sarà forse la paura di metterci comodamente seduti e, finalmente, riassaporare il dolce soffiare del vento. E magari, grazie ad esso, ricominciare a sentire quello che il nostro più profondo Io reclama? Sarà forse la paura del silenzio interiore?

1 commento:

Anonimo ha detto...

salve....da radiosa..a volte la gente si sente sola..in mezzo a tanta gente...o con un amico..come ha detto lei stesso..sembra di parlare con una statua..a volte ci si sente solianhe sotto un cielo di stelle, nel chiarore di una notte di luna. Lontani dal mondo e dalla vita di tutti i giorni, e' come essere di fronte alla nostra coscienza..che chiede una prova di verita' e di purezza..molto spesso ormai succede che un tuo simile si allontana da te che sei un amico, un compagno di giochi, un figlio, ma quando questo accade ,..tu uomo ti stai allontanando dal tuo cuore di non saper piu' discernere la gioia di sapere che a volte una parola, un sorriso vale ad arricchire il tuo cuore di infinita' certezza che guardare nella stessa direzione..non equivale a sentirti prigioniero dell' altro....Sappi ascoltare, guardare, sorridere, piangere...AMARE..il linguaggio del tuo intercolutore e la liberta' di sapere che non ti ha rubato..nulla...