lunedì 26 maggio 2008

Il treno

Mi capita, circa una volta ogni due mesi, di partire per tornare nella mia terra natia, la Puglia ed in particolare a Taranto. Non sempre però scendo con la mia automobile e allora, quando decido di prendere il treno mi preparo sempre ad affrontare una vera avventura. Non si sa mai cosa ti aspetta quando hai a che fare con le ferrovie e ogni volta ne capita una che, se non fosse che mi ritrovo ad ironizzare, veramente ci sarebbe da perdere la sacrosanta pazienza.
Come questa volta che, salendo sul treno, mi sono ritrovato in un Eurostar 'marchiato' come “Treno OK” sia dentro che fuori. “Che sia una delle trovate spassose delle Ferrovie?”, mi sono chiesto, sempre pronto a commentare sulle novità eclatanti che puntualmente si dimostrano essere dei 'flop' senza scusante alcuna. Sulla partenza niente da dire: puntuale. Ma dopo appena una mezzora, ecco la prima sorpresona. Nella mia carrozza sento un signore gridare: “Scusi! Scusi!!”. Cercava di attirare l'attenzione del bigliettaio appena passato per i controlli. Praticamente, pioveva ed entrava l'acqua dentro la carrozza. Il tempo, c'è da dire, a Roma e nel centro Italia non è stato affatto clemente in questi giorni, ma addirittura che piovesse nel treno...mancava come esperienza nel mio 'carniere' dei viaggi che faccio da venti anni, da Roma a Taranto e viceversa.

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