lunedì 12 maggio 2008

Comunicare. Così difficile?

La parola comunicare oggigiorno solleva mille interrogativi. Su come la si utilizzi nelle relazioni sociali, su quanto effettivamente tra gli esseri umani si interagisca e su quanto invece non siano semplicemente delle monadi che parlino senza cognizione di quanto, chi e come ci ascolti.
Vi e' mai capitato di parlare con qualcuno ed avvertire la tremenda sensazione che quella persona stava completamente altrove, nonostante il contenuto di ciò che tentatavate di trasferire era per voi di estrema importanza? Avete messo in discussione il vostro interlocutore o il vostro modo di comunicare? Cosa sarebbe opportuno fare per attirare l'attenzione della persona che ci sta di fronte e non subire il triste, angosciante senso di impotenza per non esser stati ascoltati?
Parliamone....

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Domenico ...vero è così difficile dialogare al giorno d oggi specialmente con le persone che oramai si sentono sature dei propri problemi e cercano di esternare i loro pensieri senza far conto di chi hanno davanti come se parlassero ad uno specchio.Purtroppo quello che mi preoccupa è che la cosa è molto frequente.Mi sono fatta un autoanalisi convincendomi che i problematici sono loro dal momento che tornano tutti da me.......forse so o... posso... ad un certo punto solo ascoltare. Ciao da Tatiana.

Dott. Domenico Giuseppe Bozza ha detto...

Puoi solo ascoltare, Tatiana? E dici poco? Credo che l'Ascolto (tra l'altro mi hai dato lo spunto per un nuovo post che presto pubblichero' e di questo ti ringrazio) sia alla base di qualsiasi rapporto sociale, dal piu' formale a quello piu' intimo. Dicono diversi studiosi della comunicazione che se si attivasse un meccanismo di sano ascolto, addirittura si creerebbero le condizioni per un "effetto contagioso" di capacita'/volonta' di comunicare efficacemente. Ancora grazie per il tuo intervento! Domenico

Anonimo ha detto...

Ciao Domenico e che dire se l effetto contagioso fosse solamente tramite sms? Assecondare la persona e quindi rispondergli tramite appunto sms o pretendere l interesse diretto almeno di una telefonata con il rischio che la persona (in crisi) si allontani definitivamente? Tieni presente che questa persona mi manda almeno 1 sms al giorno ovviamente aspettando risposta e mi telefona solamente per sfogarsi.Vorrei spronarla ma ho paura di forzare troppo la cosa ed avere effetto contrario.Grazie a te per avermi risposto.Tatiana.

Dott. Domenico Giuseppe Bozza ha detto...

Cara Tatiana, l'sms oltre ad essere oggi uno strumento dalle forti potenzialita' tecnologiche, ha anche un devastante potere nell'attivare quei processi di idealizzazione che molto spesso animano la nostra vita. Ed e' anche, infine, un modo (oltre che strumento) per investire in qualcuno senza rischiare di perderci in emozioni e sofferenze che possono scaturire invece anche e solo da una eventuale chiacchierata telefonica. Io sono sempre del parere che quando una persona sfrutta uno strumento e prospetta una difficolta', occorre rispettarla nella sua scelta di usare quei tempi e quei modi. In questi momenti di difficolta', allora io penso che non serva neppure lo psicologo per poter dire che e' utile immaginarci noi al posto del nostro interlocutore. Vorremmo che l'altro (o l'altra) 'rompesse' questo involucro di protezione? Un caro saluto...Domenico